E’ successo!!! Anni fa avrei giurato e spergiurato che mai e poi mai avrei detto le parole tanto sentite in gioventù... che mai avrei fatto parte del fan club dei genitori... e invece ci sono caduta, e come se ci sono caduta, non solo, stufa di raccogliere giochi e vestitini dal pavimento, ho detto la celebre frase “guarda che non hai mica una serva dietro il sedere!” ma mi è scappata a ruota anche “questa casa non è un albergo”... e lì dire che ci ho preso gusto è dire poco... ho sfoderato tutto il repertorio... lo devo ammettere: SONO DIVENTATA COME MIA MADRE!!! Non che la cosa sia un male ma vuol dire che sto proprio invecchiando... uffi!!!! rivoglio essere sgridata!!!! (a pensarci bene anche questo pensavo di non dirlo mai, come si cambia!!!). E già che ci siamo ho preso dalla mamma anche la ricetta di questo arrosto dal sapore di porchetta. Purtroppo non ho il peso degli ingredienti perché sono andata ad occhio e con due avvoltoi affamati che girano intorno è impossibile pesare le cose... già solo fare la foto è stata un’impresa titanica!!!

Ingredienti:
Lonza di maiale • pancetta • 1 cucchiaino di spezie varie (io ho usato timo, maggiorana e rosmarino in parti uguali e in piccole quantità) • sale e pepe • olio • cipolla • vino bianco • brodo di carne pepe
1
Sbucciare e tagliare la cipolla a fettine sottili e far rosolare in un tegame dai bordi alti. Nel frattempo fare dei tagli nell’arrosto perpendicolarmente al senso di taglio dello stesso (i tagli devono essere profondi ma non devono dividere l’arrosto). Inserire in ogni taglio la pancetta, le spezie e una spolverata di pepe. Con lo spago da cucina legare bene l’arrosto in modo che si compatti in cottura.
2
Porre la carne nella pentola con le cipolle e far rosolare da tutti ilari stando attenti a non bucarla con la forchetta per non fare uscire i succhi della carne.Sfumare con mezzo bicchiere di vino bianco.
3
Una volta assorbito il vino lasciar cuocere a fuoco medio per circa un’ora bagnando di tanto in tanto con il brodo per non farlo attaccare. Salare solo quasi a fine cottura. Slegare e tagliare a fettine sottili. Il sugo può essere frullato per renderlo più omogeneo.